top of page

EROS(O)

Fotografia digitale,  stampa 140x110cm,  2020

Cerco di evidenziare il lavoro di erosione che faccio partendo dai video pornografici, dove attraverso la fotografia di lunga esposizione, scavo la superficie dell’immagine grattando via ogni appartenenza al suo universo per lasciarne solo una traccia, una sorta di essenza epidermica, fatta di testure e colori, che non tradisce l’erotismo di partenza ma lo reinventa, lo rilegge attraverso un percorso di astrazione.

Mi interessa soprattutto denaturalizzare la pornografia, presentandola in maniera quasi astratta, riducendola al colore e facendola diventare pittura attraverso la fotografia a lunga esposizione. La stampa ricorda le tipiche fotografie istantanee che fungevano da ricordi e venivano sempre esposte, in contrapposizione alle fotografie che rappresentano l’atto sessuale, che socialmente è visto come qualcosa da tenere occulto.
 

bottom of page