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RELICARIO DE BESOS

Relicario de besos, fluidi corporei su carta acquerello 10,5x14,8 cm - 320 cartoline circa dal 2019, raccolta in corso d’opera.​

Nasce come una raccolta d’archivio intimo, ovvero ogni volta che la mia compagna ed io abbiamo un rapporto sessuale prendo le impronte dei nostri genitali, i quali essendo umidi lasciano un disegno quasi paesaggistico. Questa raccolta viene da me fatta su cartoline, sul cui retro scrivo la data del rapporto e firmo la stessa, come si farebbe in una cartolina di viaggio che racconta le esperienze vissute in un posto, così quel paesaggio che prima compare, dopo diventa trasparente raggiungendo un’invisibilità che prende corpo col tempo, come  fluido corporeo, il quale con il passare del tempo, diventa un po’  giallo, comparendo di nuovo. L’altro metodo di visibilità che uso per fare vedere i paesaggi, è quello della luce ultravioletta, che rende visibile i fluidi corporei.

Mi interessa ragionare sull’idea di un paesaggio invisibile; questo è un racconto a mo’ di calendario, che ha come fine quello di creare una mappatura della città di Bologna, dato che le cartoline vengono raccolte soltanto in questa città.

L’istallazione delle stesse e prevista su pannelli trasparenti che lasciano intravedere i due lati delle cartoline, creando così, da una parte, una mappa formata dai fluidi che si intrecceranno tra di loro creando una Bologna che compare soltanto attraverso la luce ultravioletta e diventa invisibile senza della stessa, e dall’altra parte il racconto temporaneo della raccolta. 
 

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