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ID MEMENTO

Video ID Memento durata: 25.51 min in Loop. Autoritratto Acquerello digitale, stampa carta usomano 140x110cm; 2021.​

“La scelta è composizione.” Italo Zuffi.

Protagonista dei nostri tempi in ambito di cyber security e profilazione marketing, la face detection è una tecnica biometrica di identificazione e riconoscimento, che procede paragonando il volto umano a un pattern, descrivendolo e identificandolo in base a diversi punti visivi nodali. 
Il successo dell’attuale industria della biometria risiede nella sua promessa di misurare rapidamente un’identità oggettiva, veritiera e fondamentale partendo dalla superficie di un corpo umano: un sistema algoritmico “mappa” un volto con tecniche biometriche 2D e 3D, vede in digitale, descrive e riconosce un volto a partire da elementi associabili a caratteristiche fisiognomiche. Il volto è sempre stato architrave per definire l’individuo. Ma quanto dice di noi una raffigurazione multimediale oggi? In che modo le tecnologie contemporanee influiscono sulla rappresentazione del sé, sul ritratto - figurativo e narrativo - che ognuno presenta alla propria comunità di riferimento?

Massiel Leza sviluppa una ricerca sul tema dell’identità e del ritratto ai tempi di Internet; i suoi lavori sono il risultato finale di un processo creativo molto personale, realizzato a partire da un’indagine visiva e relazionale, attraverso quello che lei stessa chiama «transito mentale» delle informazioni acquisite. 


Scegliendo un utilizzo personale e positivo degli strumenti digitali più comuni, assecondando un metodo ibrido fra spontaneità intuitiva e processualità simil algoritmica, Leza seleziona casualmente su Internet candidati da ritrarre: dapprima basandosi esclusivamente sulle informazioni da questi postate sui propri profili social - seguendo come un detective il flusso metanarrativo di dati, immagini, link, luoghi, canzoni, ricordi; successivamente entra in relazione virtuale coi soggetti per sottoporli ad un’intervista serrata, mutuata dai classici form di iscrizione online e condita con cenni e curiosità personali . Ogni tappa di questa lenta esplorazione è marcata con un ritratto digitale low, realizzato questa volta a mano su tavoletta grafica, ogni volta con una restituzione estetica evanescente, nebulosa come l’apparizione di un ricordo lontano.

Federica  Patti
 

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